Assicurazione sulla vita: si può fare dopo un tumore?


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Dopo un tumore è possibile fare un’assicurazione sulla vita? Sebbene un pregresso oncologico possa rappresentare un fattore di rischio per le compagnie assicurative, non significa necessariamente che la stipula sia impossibile. Ecco come funziona e a cosa fare attenzione.
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Le polizze vita sono contratti che offrono una garanzia economica ai beneficiari designati in caso di morte dell'assicurato. Per le compagnie assicurative, il calcolo del rischio è un elemento cruciale: devono valutare la probabilità che l'evento assicurato (il decesso) si verifichi durante la validità della polizza. Questa valutazione tiene conto di fattori come:
- L'età dell'assicurato
- Lo stato di salute attuale e pregresso
- Le abitudini di vita
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Nel caso di un tumore, le compagnie analizzano con attenzione il tipo di neoplasia, il grado di avanzamento della malattia, il trattamento ricevuto e il tempo trascorso dalla guarigione.
Assicurazione vita dopo il tumore: cosa dice la legge sull'oblio oncologico?
Con la legge 193/2023 numero 193, conosciuta anche come "legge sull'oblio oncologico" si è raggiunta un'importante conquista giuridica e sociale per chi ha superato una patologia oncologica, garantendo loro il diritto di non essere discriminate a causa del loro passato medico.
La legge sancisce che le persone guarite da una malattia oncologica, a determinate condizioni, abbiano diritto a non dichiarare la loro pregressa malattia in contesti che potrebbero portare a discriminazioni. Le assicurazioni non fanno eccezioni: durante la stipula di contratti assicurativi, l'ex paziente oncologico non è obbligato a dichiarare di aver avuto una malattia oncologica, evitando così premi più alti o dinieghi.
La legge stabilisce che, trascorsi i tempi previsti dalla guarigione (5 anni per diagnosi da adulti e 10 anni per diagnosi in età pediatrica, senza recidive), i cittadini guariti non sono obbligati a dichiarare di aver avuto una malattia oncologica al momento di stipulare un'assicurazione sulla vita. Questo elimina la possibilità che il passato medico influisca negativamente sulla possibilità di ottenere una polizza.
📍 E se non sono trascorsi i termini del diritto all’oblio? Prima dei 5 o 10 anni richiesti, è comunque possibile accedere a un’assicurazione sulla vita, ma le condizioni dipendono dalla politica della compagnia assicurativa. Alcune potrebbero applicare premi più elevati o escludere la copertura per eventi legati alla malattia oncologica pregressa. Tuttavia, ogni situazione viene valutata singolarmente, spesso attraverso una documentazione medica specifica.
Tempi per il diritto all'oblio oncologico:
- 10 anni
per le persone che hanno concluso con successo i trattamenti oncologici senza recidive, il diritto all'oblio si applica trascorsi 10 anni dalla fine delle cure - 5 anni
se la patologia oncologica è insorta prima del compimento dei 21 anni
Non c’è quindi una polizza vita per malattia pregressa, ma solo polizze vita tradizionali che gli ex malati oncologici hanno diritto di attivare. Le compagnie assicurative non possono applicare condizioni discriminatorie basate sul passato oncologico del richiedente. Questo significa che le tariffe non possono essere aumentate in base a una precedente patologia oncologica.
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Inoltre, l'assicurazione non può rifiutare la stipula della polizza solo perché il cliente ha avuto un tumore in passato. Infatti, la legge obbliga le compagnie assicurative a rispettare il diritto all'oblio oncologico, vietando loro di:
- Richiedere informazioni su malattie oncologiche concluse e guarite nei termini di legge
- Utilizzare dati legati a tumori pregressi come criterio per negare la stipula o imporre condizioni più onerose
Questa tutela si applica in fase di sottoscrizione della polizza e rappresenta un cambio di paradigma importante nel rapporto tra ex pazienti oncologici e settore assicurativo.
👉 L'asscurazione sulla vita si può fare con patologie?
Cosa copre l’assicurazione sulla vita dopo un tumore?
Le persone guarite da un tumore devono poter accedere alle stesse tipologie di polizze vita e alle stesse condizioni riservate agli altri clienti. Questo garantisce un diritto fondamentale all'uguaglianza e alla dignità, eliminando lo stigma associato a una malattia ormai superata.
Le garanzie principali offerte da una polizza vita rimangono disponibili anche per chi ha avuto una patologia oncologica, senza discriminazioni una volta esercitato il diritto all’oblio. Tra queste:
- decesso dell’assicurato
in caso di morte, i beneficiari designati ricevono una somma concordata per garantire un supporto economico - invalidità permanente
alcune polizze prevedono una rendita o un capitale in caso di perdita permanente della capacità lavorativa - rimborso di mutui o finanziamenti;
- rendita ai familiari
a lungo termine per i propri cari - copertura con somma anticipata se viene diagnosticata una malattia grave
inclusi eventuali nuovi tumori
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Polizza vita in caso di tumore a cosa fare attenzione?
Le compagnie assicurative valutano il rischio assicurativo legato alla salute del richiedente, che consente loro di decidere se accettare o meno una richiesta in base alla probabilità che l'evento assicurato (come il decesso) si verifichi. Per questo motivo, possono rifiutarsi di stipulare un'assicurazione sulla vita a una persona affetta da tumore, poiché non esiste un obbligo di legge che imponga loro di accettare tutti i richiedenti.
Le compagnie che permettono a un malato di tumore di attivare un'assicurazione sulla vita potrebbero prevedere delle limitazioni. Oltre al costo del premio, che potrebbe essere superiore a causa del rischio maggiore, le assicurazioni possono escludere dalla copertura il decesso o l’invalidità legati direttamente o indirettamente alla malattia oncologica. Inoltre, alcune polizze prevedono un periodo di carenza (es. 12-24 mesi) durante il quale non è prevista alcuna copertura per il rischio di morte.
Se hai avuto un tumore, la compagnia assicurativa potrebbe richiedere una documentazione medica approfondita. Le informazioni che solitamente vengono richieste includono:
- Tipo di tumore
Non tutti i tumori comportano lo stesso livello di rischio. Tumori a bassa malignità o in stadi iniziali potrebbero essere valutati diversamente rispetto a quelli più aggressivi - Trattamenti ricevuti
Interventi chirurgici, chemioterapia, radioterapia o immunoterapia sono elementi importanti nella valutazione del rischio - Tempo trascorso dalla guarigione
Le compagnie tendono a considerare il rischio più basso se sono trascorsi diversi anni (generalmente 5 o più) senza recidive o complicazioni - Stato attuale di salute
Un certificato medico aggiornato che confermi l’assenza di segni di malattia attiva può essere decisivo
Le nostre fonti
Normattiva: Legge sull'oblio oncologico