Bollo assicurazione vita: ecco come funziona il pagamento anticipato


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L'ultimo DDL Bilancio introduce un'importante novità: a partire dal 2025 l'imposta di bollo sulle assicurazioni vita, pari al 2 per mille annuo, sarà versata annualmente direttamente dalle compagnie assicurative.
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Cos'è l'imposta di bollo per l'assicurazione vita?
In base all'articolo 13, comma 2-ter della Tariffa allegata al DPR 642/72, i rendimenti derivanti da prodotti assicurativi e altre forme di investimento sono soggetti a una tassazione proporzionale al tipo di investimento. Questa imposta si applica alla differenza tra il capitale maturato e quello versato durante il contratto, ovvero sui rendimenti. Le aliquote storiche sono:
- 12,5% fino al 31/12/2011
- 20% dal 1/1/2012 al 30/06/2014
- 26% dal 1/7/2014.
Inoltre, sulle polizze vita è prevista una specifica imposta di bollo, calcolata annualmente in base al valore del capitale maturato. Questa si applica a diversi prodotti di investimento, come estratti conto, rendiconti dei libretti di risparmio e comunicazioni relative a prodotti finanziari. Tuttavia, l'imposta non si paga in caso di:
- Soluzioni di previdenza complementare
- Polizze di “Ramo I” (assicurazioni vita legate a una Gestione Separata)
- Polizze sottoscritte prima del 31 dicembre 2000.
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Su cosa viene calcolata l'imposta di bollo per i contratti assicurativi?
L'imposta di bollo per le assicurazioni vita si calcola applicando un'aliquota dello 0,2% sul valore dell'investimento al 31 dicembre di ogni anno.
Non esiste un importo minimo o massimo per le persone fisiche, mentre per le persone giuridiche l'importo massimo è fissato a 14.000 euro.
Il calcolo dell'imposta avviene così:
- La compagnia assicurativa, e non l'intermediario, effettua il calcolo e l'applicazione dell'imposta.
- Se ci sono più polizze con la stessa compagnia, l'imposta è calcolata sul valore complessivo delle polizze e poi suddivisa proporzionalmente.
- Sebbene il calcolo sia fatto al 31 dicembre, l'addebito è effettivo solo quando il contraente riscuote il capitale, anche parzialmente.
Quanto è l'imposta di bollo sulle polizze vita?
L’articolo 11 dell'ultima Legge di Bilancio 2025 stabilisce che, dal 2025, l’imposta di bollo sulle polizze vita sarà pari allo 0,2% del premio versato.
La principale novità è che le compagnie di assicurazione anticiperanno l’imposta al fisco, compensandola con quanto dovuto al momento della maturazione o del riscatto del credito. Dal 2025, l’imposta di bollo sarà applicata anche alle polizze vita dei seguenti rami:
- Ramo III
polizze legate a fondi di investimento o indici (unit linked e index linked), basate su fondi interni, esterni o valori di riferimento. - Ramo V
polizze di capitalizzazione, che prevedono interessi su un capitale dopo un determinato periodo.
Il versamento dell’imposta accumulata fino al 2024 potrà essere rateizzato secondo le seguenti modalità:
- 50% entro il 30 giugno 2025
- 20% entro il 30 giugno 2026
- 20% entro il 30 giugno 2027
- 10% entro il 30 giugno 2028.
Quanto è possibile detrarre sulle polizze vita?
Attualmente, è possibile detrarre il 19% dei premi annuali versati per polizze vita che coprono rischi di morte, invalidità permanente superiore al 5% o non autosufficienza.
Tuttavia, dal 2014 esistono limiti di detraibilità: 530 euro per polizze morte/inabilità e 1.291 euro per polizze di tutela per non autosufficienza.
Le nostre fonti
Def.finanze.it: DPR 26 ottobre 1972 n 642 tariffa art 13