Come funziona il rimborso delle spese veterinarie


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Il rimborso delle spese veterinarie è possibile se nella polizza per animali domestici è stata inserita la relativa garanzia. Nella maggior parte dei casi, occorre inviare alla compagnia le ricevute dei pagamenti effettuati per avere un rimborso.
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Come vengono rimborsate le spese veterinarie
Le compagnie assicurative che offrono polizze per animali domestici solitamente propongono la copertura “Spese Veterinarie”. Si tratta di una garanzia vera e proprio che prevede il rimborso delle spese sostenute per il proprio animale domestico assicurato.
Sebbene le condizioni cambino da una compagnia a un’altra (leggi attentamente il contratto che hai sottoscritto al momento dell’accettazione del preventivo), possiamo generalizzare in questo modo:
- vai dal veterinario per sostenere le spese mediche richieste per il tuo animale domestico;
- paghi la prestazione, l’esame o l’intervento e richiedi la ricevuta di pagamento;
- se richiesto e previsto dalla compagnia, fai compilare dal veterinario un modulo specifico da lei prodotto;
- invia documento e ricevute alla compagnia (solitamente per email);
- ricevi il rimborso sul c/c indicato in fase di sottoscrizione del contratto o successivamente.
Il rimborso delle spese veterinarie con l’assicurazione solitamente prevede dei limiti: nella polizza è presente un massimale che indica il limite massimo di rimborso annuale, la franchigia, ovvero importo minimo che resta a carico del proprietario ed eventualmente una percentuale di rimborso.
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Come inserire il rimborso delle spese veterinarie nel 730
L’Agenzia delle Entrate ha una detrazione per le spese veterinarie nella misura del 19% delle spese sostenute per:
- prestazioni professionali veterinarie;
- acquisto di medicinali;
- analisi di laboratorio e interventi in cliniche veterinarie;
L'importo massimo detraibile è di 550 euro, con una franchigia di 129,11 euro. Ciò significa che la detrazione del 19% si applica sulla spesa eccedente la franchigia, fino al limite massimo. Anche se si possiedono più animali, il tetto massimo rimane invariato.
Non sono detraibili le spese per mangimi speciali, anche se prescritti dal veterinario, né quelle relative ad animali utilizzati a fini agricoli, commerciali o allevati per scopi riproduttivi o alimentari.
Per usufruire della detrazione, è importante conservare tutte le ricevute e le fatture relative alle spese veterinarie. Nel modello 730, queste spese vanno inserite nel rigo dedicato alle detrazioni per le spese sanitarie. Ricorda che, a partire dall'anno d'imposta 2020, la detrazione spetta a chi ha un reddito complessivo inferiore o uguale a 120.000 euro.
Infine, è importante notare che, contrariamente ad altre spese sanitarie, quelle veterinarie potrebbero non essere già incluse nella dichiarazione precompilata. Pertanto, è necessario aggiungerle manualmente.
Come scegliere una polizza con rimborso per spese veterinarie
Le compagnie assicurative offrono polizze cani e gatti diverse ma al loro interno è sempre presente la copertura per le spese veterinarie. Nella scelta della polizza animali domestici con la migliore copertura sui costi veterinari occorre fare delle valutazioni.
Le migliori assicurazioni coprono:
- visite veterinarie (ordinarie ed emergenze);
- interventi chirurgici e ricoveri;
- esami diagnostici (radiografie, ecografie, analisi del sangue);
- terapie e medicinali prescritti dal veterinario;
- responsabilità civile (danni causati a terzi dall’animale).
Non solo. Ogni assicurazione stabilisce un massimale annuo: più è alto, meglio è, perché significa che hai una copertura più ampia per le spese veterinarie.
Un altro aspetto da considerare è la franchigia: alcune polizze la prevedono per ogni intervento, altre solo sopra certe soglie. Se possibile, scegli una polizza con una franchigia bassa o nulla per ridurre al minimo le spese impreviste.
Infine, verifica che la percentuale di rimborso si avvicini il più possibile al 100%.
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