Premio Assicurativo, tutto quello che dovresti sapere

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Cos'è il Premio Assicurativo e come si calcola

Il premio assicurativo è il prezzo della polizza che il contraente versa nelle casse della compagnia. Il premio si calcola tenendo conto della storia di guida dell’assicurato e delle caratteristiche del mezzo da assicurare.

Come si calcola il premio assicurativo?

Il premio assicurativo si compone aggiungendo al premio puro (ottenuto dalla moltiplicazione della frequenza dei sinistri per il valore medio di questi) i caricamenti variabili che derivano da questi fattori:

 Profilo dell'assicurato😎

  • Età
  • Sesso
  • Stato di salute
  • Occupazione
  • Stile di vita

 

Tipologia di copertura 🚦

  • Tipo di polizza: una copertura più ampia comporta un premio più elevato;
  • Massimale: un massimale più alto comporta un premio più elevato;
  • Franchigia: una franchigia più alta può ridurre il premio, dal momento che l'assicurato si assume un maggior rischio.

Il bene assicurato 🚘🛵

  • Valore del bene: il valore del bene assicurato è direttamente proporzionale al premio;
  • Ubicazione: per esempio per le assicurazioni sulla casa la località può influire;
  • Condizioni di utilizzo: un'auto per uso commerciale comporta un premio elevato rispetto all'uso personale.

Storia dell'assicurato 📜

  • Sinistri: molti sinistri o incidenti portano a un aumento del premio;
  • Classe di merito: influenza fortemente il costo del premio;
  • Anzianità assicurativa: più lunga è la storia assicurativa senza sinistri e maggiore sarà il risparmio sul premio.
 

Cos'è il premio assicurativo?

Il premio assicurativo è l’importo che un soggetto paga per attivare una copertura a seguito di un preventivo per l’assicurazione su un mezzo. In altre parole, il premio è il costo dell'assicurazione.

Gli assicurati pagano il premio in base a un accordo contrattuale con la compagnia di assicurazioni, che in cambio offre la copertura per determinati eventi o rischi specifici.

Il premio assicurativo, infatti, oltre a riferirsi all’RC Auto obbligatoria, può andare a coprire eventuali altre garanzie accessorie che l’assicurato decide di inserire nella polizza.

Perché il premio assicurativo si chiama così? Il termine "premio" usato nelle assicurazioni fa riferimento a un modo di scommettere dell'Antica Roma. Infatti, per assicurare il carico di una nave mercantile, un soggetto assicuratore faceva una scommessa sull'effettivo arrivo del carico a destinazione, mentre un altro soggetto assicurato scommetteva l'opposto. Al vincitore spettava un premio: da qui l'applicazione del termine in ambito assicurativo.

Come si calcola il premio assicurativo?

Il calcolo del premio assicurativo non è univoco per tutte le compagnie assicurative. Motivo per cui quando fai un preventivo per un’assicurazione, il costo del premio assicurativo può essere molto diverso da quello proposto da un'altra compagnia.

Ogni compagnia, attraverso il proprio sito web, fa un calcolo tramite un algoritmo che legge i dati inseriti dall’utente e restituisce un risultato. Tuttavia, ci sono dei fattori che intervengono nel calcolo del premio dell’assicurazione, vediamo i principali.

  • Caratteristiche dell'auto: quando inserisci la targa in fase di preventivo dell'assicurazione, il sito web pesca le informazioni tecniche del mezzo associandogli quindi un valore e una percentuale di rischio.
  • Storia di guida dell'assicurato: quando l'assicurato inserisce i propri dati personali e il sistema individua la classe di merito, la compagnia associa al guidatore un livello di guida stimato. Un neopatentato le costa di più di un guidatore esperto perché ci sono maggiori probabilità che venga coinvolto in un sinistro, causando un esborso alla compagnia.
  • Estensione della copertura: una polizza auto con la sola RC costa meno di una formula completa di garanzie accessorie. Queste ultime, infatti, sono garanzie extra che l'assicurato paga se le inserisce. Il premio aumenta all'aumentare della copertura prevista.

C’è un altro fattore che determina il costo della polizza ed è la modalità di pagamento. Infatti, molte compagnie di assicurazione offrono la possibilità di scegliere tra:

  1. pagamento annuale;
  2. pagamento trimestrale/semestrale;
  3. pagamento mensile.

Il pagamento annuale della polizza costa meno dell’assicurazione auto a rate o di una polizza temporanea con durata mensile, trimestrale o semestrale. Quindi, il costo complessivo del premio assicurativo può cambiare e aumentare anche di oltre 100 euro l’anno.

Quando si paga il premio assicurativo?

Nel momento in cui l’utente fa un preventivo online per l’assicurazione, la compagnia richiede il pagamento del premio annuale. L’utente riceve un recap per e-mail con la possibilità di pagare anche in un secondo momento cliccando su uno dei bottoni presenti al suo interno secondo le modalità di pagamento offerte dalla compagnia (generalmente carta di credito, Paypal o bonifico).

Se la compagnia assicurativa offre la possibilità di pagare a rate mensili, trimestrali o semestrali, l’assicurato deve dare i dati della carta di credito così da impostare l’addebito diretto su conto corrente.

Alcune compagnie prevedono il pagamento tramite Paypal e anche in questo caso è possibile impostare delle rate per pagare il premio assicurativo. Sono poche, invece, le compagnie che consentono di pagare la polizza a rate senza carta di credito o con il solo bonifico.

In ogni caso, qualunque sia la modalità di pagamento, l’assicurato deve pagare prima il premio assicurativo per attivare la copertura. La validità del preventivo varia a seconda della compagnia.

Quanto sale il premio assicurativo in caso di incidente

Quando un assicurato viene coinvolto in un incidente, il premio assicurativo sale al successivo rinnovo. Questo non dovrebbe accadere quando l’assicurato non è responsabile del sinistro, ma nella pratica le compagnie rilevano il sinistro e tendono ad avere meno fiducia nell’automobilista.

L’aumento del premio in caso di incidente con colpa invece è praticamente una certezza. Un assicurato che ha causato un incidente dimostra di essere più rischioso e meno affidabile agli occhi delle compagnie assicurative.

Il sinistro rimane nello storico di guida e nell’attestato di rischio per i successivi 5 anni, durante i quali il premio tenderà a essere più alto rispetto al periodo precedente.

L'aumento del premio assicurativo in caso di incidente non è uguale per tutti. Nel caso di un sinistro provocato da un neopatentato, ad esempio, ci può essere un aumento anche del 200% sul costo della polizza.

Cosa fare in caso di premio assicurativo non goduto?

Se il guidatore di un mezzo assicurato vende la propria auto può richiedere il rimborso del premio non goduto. Infatti, quando l’assicurato attiva una copertura assicurativa, alla compagnia non importa che guidi o meno la macchina. Solo in caso di vendita del mezzo può richiedere il rimborso del premio, perché di fatto non ne è più in possesso, quindi legalmente non gode più del premio.

Discorso analogo anche per la rottamazione del mezzo: l'assicurato può procedere con la rescissione del contratto di assicurazione e richiedere la restituzione di una parte del premio annuo.

Non tutto il premio assicurativo viene rimborsato. La compagnia assicurativa restituisce la parte del premio non goduto togliendo l’imposta pagata all’assicuratore, le tasse e i contributi versati al Servizio Sanitario Nazionale.

Infine, in caso di furto del mezzo, l'assicurato deve inviare alla compagnia una copia della denuncia presentata alle forze di polizia e in seguito questa procede al rimborso dell'RC auto, calcolata nel periodo compreso tra il giorno successivo alla denuncia e la data di scadenza della polizza. Per maggiori informazioni leggi la nostra guida di approfondimento su come funziona il rimborso dell'assicurazione.

Cosa succede se non si paga il premio assicurativo?

Se a seguito del preventivo di assicurazione non si paga il premio assicurativo, la copertura di fatto non viene attivata. Senza assicurazione il mezzo non può circolare quindi la responsabilità di procedere è del contraente.

La compagnia assicurativa non può e non deve obbligare l’assicurato a procedere con il pagamento, perché quest’ultimo fa un preventivo ed è una sua scelta accettarlo o meno. Tuttavia ogni preventivo solitamente ha una scadenza oltre la quale la proposta economica potrebbe cambiare nuovamente.

La legge prevede periodo di comporto della durata di 15 giorni oltre la data di scadenza dell'assicurazione. Il conducente può continuare a usare l'auto ed essere comunque coperto dalla compagnia ma dopo tale periodo viene meno qualsiasi tutela, si rischiano sanzioni e il sequestro del veicolo (art. 1901 del Codice Civile 2° comma).

Per saperne di più sulla normativa e le sanzioni previste, puoi leggere l'articolo sull'assicurazione auto scaduta.

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