Clausole vessatorie nei contratti assicurativi: cosa sono e come riconoscerle?


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Potrebbero essere presenti delle clausole vessatorie anche all'interno dei contratti assicurativi. Scopri cosa s'intende per questa tipologia di clausole e come fare per riconoscerle. Prosegui nella lettura di questo articolo per saperne di più.
Cosa sono le clausole vessatorie?
Si parla di clausole vessatorie sia nel nostro Codice Civile che nel Codice del Consumo. Il Codice Civile stabilisce all'articolo 1341 che le clausole vessatorie sono quelle condizioni che vanno a limitare la responsabilità di chi le ha predisposte, la facoltà di esercitare il diritto di recesso o di sospendere l'esecuzione di un contratto.
Allo stesso modo, sono considerate vessatorie anche le clausole che stabiliscono per l'altro contraente limiti alla facoltà di attuare delle eccezioni, clausole compromissorie, proroga o rinnovo di un contratto in forma tacita, decadenze, deroghe alle competenze delle autorità giudiziarie nonché restrizioni in materia di libertà contrattuale nelle relazioni con soggetti terzi. Lo stabilisce il comma 2 del suddetto articolo.
Clausole vessatorie: cosa dice il Codice del Consumo?
Le clausole vessatorie sono citate sia all'articolo 33 che all'articolo 36 del Codice del Consumo. L'articolo 33 specifica che sono considerate vessatorie, al netto della buona fede da parte di chi le propone, le clausole in virtù delle quali vengono a crearsi per il consumatore alcuni squilibri in materia di obblighi e diritti legati al contratto. L'articolo 36 contiene, invece, la black list di quelle clausole passibili di ledere i diritti del consumatore.
Sempre nel Codice del Consumo sono state individuate alcune categorie di clausole per le quali si presume siano vessatorie, a meno che chi le propone non sia in grado di dimostrare il contrario. Si tratta di clausole che potrebbero essere presenti in qualsiasi tipologia di contratto, anche assicurativo. Esse sono:
- Clausole che limitano la possibilità per il consumatore di difendersi e che garantiscono l'autotutela della parte proponente;
- Clausole che limitano gli obblighi di adempimento contrattuale;
- Clausole che consentono di modificare i termini di un contratto;
- Clausole che consentono di revocare l'iniziale consenso.
Ci sono, poi, delle clausole che sono sempre inefficaci, anche se stabilite e concordate in seguito ad una trattativa tra le parti. Ci riferiamo alle clausole che:
- Limitano o escludono la responsabilità del proponente in caso di decesso o danni al consumatore causato da un comportamento o da un'omissione del professionista;
- Limitano o escludono le azioni del consumatore nei confronti della parta proponente qualora quest'ultima si sia rivelata inadempiente parzialmente, totalmente o comunque in maniera non esatta;
- Estendono automaticamente il contratto a clausole che il consumatore non ha avuto modo di conoscere prima della stipula dello stesso.
Clausole vessatorie nelle polizze RC auto e moto
La polizza Responsabilità Civile auto è l'unica assicurazione che è obbligatorio sottoscrivere affinché un'autovettura possa circolare regolarmente in Italia. Grazie a questa polizza è, infatti, possibile calcolare e riconoscere il risarcimento del danno a chi è stato vittima di un sinistro.
All'interno di un contratto RC Auto potrebbero, però, essere presenti alcune clausole che consentirebbero alla compagnia assicurativa di non intervenire al verificarsi di alcune condizioni. Una delle più frequenti è quella che imporrebbe all'assicurato di chiedere la riparazione del veicolo esclusivamente presso le carrozzerie convenzionate con la compagnia assicurativa. In caso contrario, l'assicurato potrebbe ritrovarsi a pagare una penale.
Perché questa clausola è vessatoria?
Perché va a creare un considerevole squilibro dei diritti a favore della compagnia e degli obblighi a carico dell'assicurato. Una clausola del genere, oltre a essere lesiva del diritto alla concorrenza, metterebbe l'automobilista nella posizione di doversi rivolgere a un carrozziere magari non di sua fiducia, solo perché convenzionato con la compagnia assicurativa.
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Clausole vessatorie nelle polizze viaggi
Un argomento molto spinoso, in materia di clausole vessatorie, riguarda le Polizze Viaggi. Al consumatore vengono, infatti, spesso proposte delle polizze che servono a tutelare lo stesso in caso, ad esempio, di annullamento del viaggio oppure nel caso in cui sia necessario sottoporsi a cure mediche nel corso del viaggio.
Un tipico esempio di clausola vessatoria è quella che induce il consumatore a visualizzare le condizioni generali del contratto assicurativo in una lingua diversa dalla propria. Se il destinatario del contratto è, ad esempio, italiano deve avere la possibilità di accedere alle condizioni generali nella sua lingua, altrimenti lo stesso potrebbe non essere in grado di comprendere in modo chiaro e trasparente uno o più aspetti legati al contratto sottoscritto.
Clausole vessatorie nelle polizze vita
Una tipologia di polizza molto diffusa in Italia è l'assicurazione sulla vita. Si tratta di una scelta importante, attraverso la quale l'assicurato mira a proteggere i propri familiari qualora dovessero verificarsi eventi inattesi e imprevisti, su tutti decesso, invalidità permanente o gravi patologie.
Anche nelle polizze vita potrebbero essere presenti diverse clausole vessatorie. Sul punto si è espressa più volte anche la Corte di Cassazione. Andiamo, pertanto, a vedere quali sono le clausole che una compagnia assicurativa farebbe bene a non inserire e il consumatore a non accettare in caso di assicurazione sulla vita:
- Obbligo di sottoscrivere la richiesta di rimborso presso una specifica Agenzia;
- Obbligo di trasmettere la domanda di rimborso esclusivamente attraverso il modulo fornito dalla compagnia assicurativa;
- Obbligo del beneficiario di esibire una relazione medica avente a oggetto la morte del soggetto che ha stipulato la polizza;
- Obbligo del beneficiario di fornire le cartelle cliniche legate ai ricoveri ospedalieri che il soggetto deceduto ha subito nel corso del tempo;
- Obbligo in capo al beneficiario di esibire il documento originale della polizza.
Si tratta di clausole vessatorie nella misura in cui finiscono, in alcuni casi, per gravare anche economicamente sull'assicurato. Pensiamo, ad esempio, ai costi da sostenere per l'acquisizione delle copie delle cartelle cliniche del deceduto. Per giunta, queste clausole non apportano vantaggi reali alle compagnie. Spesso, vengono inserite soltanto per ostacolare tempi e procedure di invio delle richieste di indennizzo da parte dell'assicurato o del beneficiario della polizza vita.
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Clausole vessatorie nelle polizze animali
Negli ultimi anni, hanno riscontrato un grande interesse le Polizze Animali Domestici. Si tratta di contratti che permettono alle persone proprietarie di un animale domestico di tutelare il proprio cane o gatto in caso di spese mediche improvvise, per giunta spesso molto costose, oppure di altri inconvenienti, come ad esempio danni causati a terzi dal proprio animale.
Per approfondire puoi leggere la nostra guida: Le clausole a cui fare attenzione nelle polizze assicurative per animali
Anche in questo caso, una clausola vessatoria potrebbe essere quella che limita il rimborso soltanto a specifiche strutture veterinarie convenzionate. È un po' ciò che abbiamo visto anche per il comparto RC Auto. In sostanza, al consumatore deve essere data la possibilità di portare il proprio animale domestico in qualsiasi struttura veterinaria. Tra l'altro, il consumatore potrebbe avere una clinica di sua fiducia, presso la quale sono presenti veterinari che sono già a conoscenza delle condizioni generali di salute dell'animale.
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Clausole vessatorie nelle polizze sanitarie
Poiché i tempi per l'accesso a visite ed esami medici nel settore pubblico sono, in alcuni casi, anche molto lunghi, sempre più spesso i cittadini si trovano costretti a rivolgersi a strutture private. Poiché i costi potrebbero essere abbastanza elevati, stipulare una polizza sanitaria può rappresentare una buona soluzione per poter tutelare la propria salute velocemente e a condizioni convenienti.
Anche per questa tipologia di polizze potrebbero farsi strada alcune clausole vessatorie che andrebbero a rappresentare uno squilibrio nei rapporti tra assicurato e compagnia, a vantaggio di quest'ultima. Ecco le clausole a cui prestare maggiormente attenzione:
- Clausole che impongono all'assicurato l'obbligo di procurarsi un'autorizzazione preventiva per cure urgenti, anche in situazioni di emergenza;
- Obbligo di rivolgersi soltanto a strutture convenzionate, anche se le stesse non sono disponibili nelle aree in cui risiede l'assicurato;
- Esclusione totale del rimborso per prestazioni effettuate presso strutture non convenzionate;
- Esclusione della copertura per alcune patologie pregresse, nonostante l'assicurato ne abbia dichiarato l'esistenza e abbia pagato per le stesse un premio di importo superiore.
Contratti assicurativi: cosa deve fare il consumatore prima di sottoscriverli?
È importante che il consumatore non accetti in maniera passiva il contenuto di un contratto. Leggere tutte le clausole in esso contenute aiuta a conoscere la portata di quelle condizioni che potrebbero portare la compagnia assicurativa a non erogare il rimborso all'assicurato o a non risarcire il danno.
Del resto, un aspetto fondamentale va sottolineato e ribadito. Se si dimostra che una clausola sia vessatoria, la stessa viene annullata e non sortisce effetti. C'è, però, un'eccezione a questa regola. La clausola potrebbe conservare la sua validità se il consumatore l'ha firmata e sottoscritta. La firma del consumatore, infatti, sarebbe in grado di comprovare il raggiungimento di un accordo tra le parti.